18Feb-23May/MackintoshArchitecture Exhibition/Riba/London




Celebrated worldwide, Charles Rennie Mackintosh is one of the leading figures of late 19th and early 20th Century architecture. Mackintosh Architecture charts a career marked as much by its difficulties as by its successes. It is the first substantial exhibition to be devoted to his architecture and features over 60 original drawings and watercolours, as well as models, films and portraits.Seen together they reveal the evolution of his style from his early apprenticeship to his later projects as an individual architect and designer.

At Riba, 66 Portland Place
free entrance #Mackintosh2015
Monday-Sunday 10AM to 5PM and Tuesday 10am to 8 pm

Mackintosh Architecture has been developed in association with The Hunterian, University of Glasgow. This exhibition marks the completion of a four year AHRC-funded research project led by The Hunterian into Mackintosh’s architecture. The exhibition is supported by The Monument Trust and RIBA Patrons.
Image credit: Charles Rennie Mackintosh, Scotland Street School, Glasgow: perspective drawing, 1904 
© The Hunterian, University of Glasgow 2015

More info at:
http://www.architecture.com/Explore/ExhibitionsandEvents/Mackintosh/MackintoshArchitecture.aspx

18 February / Xaveer De Geyter exhibition and lecture / Casa dell'Architettura / Rome



18 febbraio 2015 ore 17.30

Conferenza di Xaveer De Geyter


SALUTI
Alfonso Giancotti
Presidente CTS Casa dell’Architettura
Livio Sacchi
Presidente Ordine Architetti P.P.C. di Roma e provincia

INTRODUZIONE
Federico De Matteis
Sapienza Università di Roma

CONCLUSIONE
Luca Garofalo
architetto

MOSTRA XDGA _ 160 EXPO, a cura di XDGA / CIVA / Federico De Matteis
18 febbraio > 17 marzo 2015
dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 19.30


Xaveer De Geyter, che ha fondato il suo studio nel 1988, mette in luce in maniera a volte sorprendente i paradossi e i conflitti della vita (sub)urbana. Il suo lavoro è fondato sul profondo convincimento che l’architettura possiede un potenziale formale per canalizzare e organizzare i flussi delle attività, a volte contraddittorie, della nostra società. Più che attenersi ad un contenuto programmatico, De Geyter crea un ambiente chiaramente definito, aperto a diversi scenari, storie e risultati. Non rifugge dalle controversie e, coraggiosamente, tenta di estrarre il potenziale da ciascun luogo o di contestualizzare i punti chiave di un programma architettonico. Le sue opere, prive di timori o inibizioni, si affermano come un mezzo moderno e colmo di energia, che non riposa su una rassicurante tradizione del passato o su un presente che mira al consenso, bensì abbraccia il grado di incertezza del futuro in maniera lucida e positiva.

Per l’evento saranno riconosciuti n.2 crediti formativi.
È obbligatoria l’iscrizione online.


Info:
Casa dell'Architettura
Piazza M. Fanti 47, Roma
http://www.casadellarchitettura.it/

20 February / Le regole del gioco / Exhibition opening / Fondazione Achille Castiglioni / Milan



Il progetto espositivo, a cura di Luca Lo Pinto, e sotto la direzione artistica di Edoardo Bonaspetti, coinvolge diciotto artisti italiani e stranieri di fama internazionale invitati a un dialogo con le opere, gli oggetti e l’architettura dello Studio Museo, suggerendo possibili forme di contatto con il modus operandi di Castiglioni.
La quasi totalità delle opere è stata concepita ad hoc per questo luogo, come risultato di un processo che nei mesi precedenti la mostra ha visto gli artisti visitare e studiare gli ambienti e le specificità dello Studio Museo. In questo modo, i diversi interventi dialogheranno in maniera peculiare con i vari elementi che caratterizzano lo spazio. Gli artisti sono stati invitati a realizzare opere non invasive, in grado di relazionarsi con il contesto e di mimetizzarsi al suo interno.
La mostra, prodotta dalla Triennale di Milano in collaborazione con la Fondazione Achille Castiglioni, è concepita come un omaggio al luogo e a Castiglioni stesso, con l’obiettivo di testimoniare l’enorme influenza che il suo lavoro esercita ancora oggi sulle nuove generazioni di artisti, architetti e designer. L’esposizione, tramite la giustapposizione delle opere degli artisti invitati e gli oggetti presenti nello studio, offrirà al pubblico la possibilità di scoprire, attraverso prospettive inedite e stimolanti, l’immaginario del grande designer.
Il progetto vede il coinvolgimento di artisti contemporanei, con linguaggi espressivi eterogenei, al fine di favorire uno sguardo plurale e variegato tanto sulle opere quanto sul luogo che le ospita. In tal senso, non è stato fornito alcun vincolo tematico o linguistico, ma solo il suggerimento a operare tramite interventi "sottili", al fine di far percepire la mostra e lo studio come un unicum, un solo insieme da interpretare su più livelli.
I visitatori saranno accompagnati da un responsabile della Fondazione, che illustrerà lo Studio Museo e il progetto creando, con la propria interpretazione, un ulteriore livello narrativo.
Artisti:
Alek O. – Stefano Arienti – Richard Artschwager – Céline Condorelli – Thea Djordjadze – Jason Dodge – Martino Gamper – Max Lamb – Christoph Meier – Olaf Nicolai – Amalia Pica – Lisa Ponti – Charlotte Posenenske – Riccardo Previdi – Emilio Prini – Carol Rama – Mandla Reuter – Patrick Tuttofuoco

Opening:
20 febbraio dalle 15.00 alle 21.30.
Ingresso massimo 25 persone alla volta.
La visita dura 20 minuti


La conferenza stampa è in programma venerdì 20 febbraio alle ore 11.30 presso La Triennale di Milano. Seguirà la visita alla mostra in Fondazione Achille Castiglioni 
Apertura straordinaria per la mostra Le regole del gioco:
21 febbraio - 11 aprile (visite guidate su prenotazione):

martedì-venerdì 17.00 - 20.00
sabato-domenica 15.00 - 20.00


La Fondazione Achille Castiglioni rimane aperta anche nei consueti orari con le visite guidate su prenotazione dal martedì alla domenica alle ore 10.00, 11.00 e 12.00.

Info:
Fondazione Achille Castiglioni
Piazza Castello, 27
20121 Milano
T. 02 8053606
fondazione@achillecastiglioni.it
info@achillecastiglioni.it
 

13th February / Piet Oudolf lecture / Iuav / Venice



Landscapes in Landscape

Pier Oudolf lecture

13 February, 9:30am
Cotonificio, aula Gradoni, Iuav
introducono: Enrico Fontanari, Andrés Holguìn


Piet Oudolf: Tra i più influenti ‘green designer’ olandesi, figura di spicco dei movimenti ‘New Perennial’ e ‘New Wave Painting’, adotta prevalentemente piante erbacee perenni e graminacee nelle proprie installazioni paesaggistiche. Piet Oudolf è autore di numerosi libri sul tema e ha realizzato interventi in numerosi Paesi tra cui: Olanda, Germania, Svezia, Gran Bretagna, Irlanda, Canada, Stati Uniti (con la famosissima High Line, recupero di una vecchia linea ferroviaria abbandonata). Noto è anche il suo intervento per i giardini delle Tese alla Biennale di Venezia. Nella sua illustre carriera ha ottenuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo.


Info:

17th February / Wouter Vanstiphout: A Clockwork Jerusalem / British School at Rome


Meeting Architecture Part II: Architecture and the Creative Process 
A programme of lectures and study-exhibitions
17 February 2015, 18:00: Part VIII

Wouter Vanstiphout:A Clockwork Jerusalem: Architecture, Politics, Riots and the belief in a better world

introduced by Pippo Ciorra

Dutch architectural historian Wouter Vanstiphout (Crimson Architectural Historians) will discuss the relationship between architecture, creativity and politics: Architecture (and its sister discipline town planning) is essentially political; for centuries it has been used to create the infrastructure and the institutional icons for nation states, it has been deployed as a tool to force people into certain behavioural modes and it has been instrumental in creating the visions of future cities and landscapes, that are needed to mobilize massive amounts of state and corporate power. Architecture however struggles with this responsibility. Often it denies it, refuses to be confronted with it or has simply lost the ability to deal with it. Nowhere does this become so strongly apparent as in the debate as to whether architecture can somehow be blamed for the social unrest, the civic frustration and sometimes violent anger that we have witnessed over the past decades in cities that are going through massive urban transformation projects. Reaffirming the political dimension of architecture, and asking, demanding, that it takes responsibility for its political role is what this lecture is about. 

Wouter Vanstiphout is an architectural historian and a founding partner of Crimson Architectural Historians in Rotterdam. Vanstiphout is Professor of Design & Politics at the Faculty of Architecture of the Technical university of Delft in the Netherlands. With FAT, Vanstiphout and Crimson curated the British Pavilion at the Venice Architecture Biennale of 2014. Currently he is preparing a book on the relationship between architecture, urban politics and social unrest, to be published in 2015.

British School at Rome Architecture Programme, curated by Marina Engel


Info:
The British School at Rome
via Gramsci 61, Rome
telephone +39 06 3264939, www.bsr.ac.uk