MART Museo di Arte Contemporanea di Rovereto - Corso Bettini 43
in collaborazione con il MART e l'AGATN di Trento - dalle ore 18:00
Il famoso architetto SHIGERU BAN sarà ospite al MART in un faccia a faccia con l'arch. MARIO BOTTA. La sua conferenza verterà sulla sua attività di architetto e delle sue attività umanitarie a supporto dei terremotati di varie aree del mondo, non ultima quella del suo Paese dove lui tuttora è fortemente impegnato per la ricostruzione. Per questo lo ringraziamo per la sua gentile disponibilità. Sarà presente un servizio di traduzione simultaneo in quanto la conferenza dell'arch. Ban sarà in inglese.
More info: http://www.triennaledellegno.it/
Biografia
Shigeru Ban (Tokyo, 1957) è un architetto giapponese.
Shigeru Ban consegue la laurea in architettura nel 1984, dopo aver studiato al Southern California Institute of Architecture dal 1977 al 1980 e alla Cooper Union School of Architecture.
Fu apprendista di Arata Isozaki dal 1982 al 1983, prima di aprire un proprio studio a Tokyo, nel 1985. Durante gli anni novanta ha insegnato in varie istituzioni universitarie giapponesi e nel 1996 viene premiato in varie competizioni di architettura.
Opere
Shigeru Ban è famoso soprattutto per le sue ricerche nel campo delle tensostrutture, specialmente nella loro realizzazione attraverso materiali economici come il cartone o il bamboo. Ad esempio, a seguito del terremoto di Kobe del 1995, numerosi sfollati vennero alloggiati all'interno di tende, ma Shigeru Ban ideò una soluzione alternativa. Progettò delle abitazioni di 16 metri quadrati, con pareti fatte da tubi di cartone e fondazioni costituite da cassette per bottiglie di birra, riempite con sabbia.
Tecniche simili furono usate anche per ricostruire temporaneamente la chiesa cattolica Takatori a Nagata-ku (Kobe) e per il padiglione giapponese presentato all'Expo 2000 di Hannover.
Shigeru Ban ha inoltre progettato particolari edifici residenziali, costruiti con metodi e materiali tradizionali, ma con alcune caratteristiche originali.
Nel 2009 ha presentato un avveniristico progetto per la sede del Conservatorio Alfredo Casella dell'Aquila, dopo le distruzioni causate dal terremoto abruzzese del 2009. Il progetto si è poi convertito in una sala concerti da 230 posti completata ed inaugurata nel 2011.
Nel 2010 è stato inaugurato il Centre Pompidou-Metz, da lui progettato in collaborazione con Jean de Gastines.
Shigeru Ban (Tokyo, 1957) è un architetto giapponese.
Shigeru Ban consegue la laurea in architettura nel 1984, dopo aver studiato al Southern California Institute of Architecture dal 1977 al 1980 e alla Cooper Union School of Architecture.
Fu apprendista di Arata Isozaki dal 1982 al 1983, prima di aprire un proprio studio a Tokyo, nel 1985. Durante gli anni novanta ha insegnato in varie istituzioni universitarie giapponesi e nel 1996 viene premiato in varie competizioni di architettura.
Shigeru Ban è famoso soprattutto per le sue ricerche nel campo delle tensostrutture, specialmente nella loro realizzazione attraverso materiali economici come il cartone o il bamboo. Ad esempio, a seguito del terremoto di Kobe del 1995, numerosi sfollati vennero alloggiati all'interno di tende, ma Shigeru Ban ideò una soluzione alternativa. Progettò delle abitazioni di 16 metri quadrati, con pareti fatte da tubi di cartone e fondazioni costituite da cassette per bottiglie di birra, riempite con sabbia.
Tecniche simili furono usate anche per ricostruire temporaneamente la chiesa cattolica Takatori a Nagata-ku (Kobe) e per il padiglione giapponese presentato all'Expo 2000 di Hannover.
Shigeru Ban ha inoltre progettato particolari edifici residenziali, costruiti con metodi e materiali tradizionali, ma con alcune caratteristiche originali.
Nel 2009 ha presentato un avveniristico progetto per la sede del Conservatorio Alfredo Casella dell'Aquila, dopo le distruzioni causate dal terremoto abruzzese del 2009. Il progetto si è poi convertito in una sala concerti da 230 posti completata ed inaugurata nel 2011.
Nel 2010 è stato inaugurato il Centre Pompidou-Metz, da lui progettato in collaborazione con Jean de Gastines.
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